Questo nostro articolo è dedicato a coloro che posseggono una bici da corsa, a cui piace ottenere il massimo della prestazione dal proprio mezzo.
Tutti sappiamo che oltre alla nostra potenza muscolare espressa, una bici performante può notevolmente migliorare le nostre performance.
Punto cardine nel mondo bici da corsa è sicuramente il peso dei componenti.
Su bici di tipologia aero, progettate per tratti pianeggianti con lievi pendenze, il concetto di alleggerimento non è così fondamentale, qualche etto in più potrebbe aiutare l’inerzia sulla velocità di crociera.
Discorso opposto per quanto riguarda invece le bici da salita, dove la ricerca della minimizzazione dei pesi è il fulcro su cui ruota l’intera progettazione della bici.
Ridurre anche “soli” 50 grammi non sembrano nulla, ma se quel peso lo togliamo da una massa rotante la differenza là si avverte.
E qui arriviamo al punto.
Tutti coloro che hanno una bici da corsa, ma che magari al tempo hanno preferito ottimizzare il budget puntando a componenti di media gamma, scegliendo però un telaio dalle ottime caratteristiche, questo articolo può essere uno spunto su come migliorare le performance della propria bici.
Abbiamo considerato il brand Shimano, e abbiamo analizzato un componente del gruppo Dura-Ace confrontandolo con il gruppo Ultegra.
Il componente che abbiamo scelto è la cassetta pignoni con scala 11-30.
Due sono i componenti che subiscono maggiormente usura nel chilometraggio e nell’uso intensivo. La catena e la cassetta pignoni.
Ma perché la nostra scelta è ricaduta sulla cassetta pignoni?
Perché tra il gruppo Dura-Ace e Ultegra questo componente porta giù di non poco il peso, è molto più leggero, e soprattutto è un risparmio di peso su una massa rotante.
Nell’occasione di sostituzione del componente causa usura o come upgrade questa scelta può essere un’acquisto molto intelligente.
A vista, sembrano molto simili.
Iniziamo con la cassetta Ultegra che è composta in questa maniera:
I pignoni 11, 12, 13, 14, 15 e 17 sono singoli e in alluminio, dove nei 14, 15 e 17 sono presenti fori di alleggerimento.
19 e 21 sono sempre in alluminio e legati assieme da uno spider in carbonio, mentre 24, 27 e 30 sono anch’essi in alluminio e legati assieme da uno spider in alluminio.
La cassetta Dura-Ace invece è composta così:
I pignoni 11, 12, 13, 14, 15 e 17 sono singoli, in alluminio e sono presenti i fori di alleggerimento, ma compare anche una fresatura nei pignoni 13, 14 e 15.
I pignoni 19, 21 e 24 sono in titanio e legati insieme da uno spider in carbonio.
27 e 30 sono sempre in titanio e legati insieme da uno spider in alluminio decisamente più fresato rispetto all’Ultegra.
Sembrano molto simili, ma cambiano anche molte cose, soprattutto nel gruppo degli ultimi 5 pignoni.
Anelli distanziali e ghiera di chiusura center-lock sono i medesimi per entrambi i gruppi.
Abbiamo pesato ogni singolo componente per capire davvero le differenze e totale risparmio di peso.
Vi mostriamo di seguito le foto così possiate vedere anche voi le singole differenze.
Tirate le somme, il pacco pignoni Ultegra con scala 11-30 raggiunge il peso totale di 269,1 gr., stessa scala di pignoni ma la versione Dura-Ace ferma l’ago della bilancia a 206,8 gr. Ci sono tra i due esattamente 62,3 gr. Non è cosa da poco considerando il risparmio di peso su un singolo componente.
Qui non si tratta di rendere la bici più leggera nel suo complesso, certo, è comunque un fattore inevitabile, ma qui si tratta di alleggerire la massa ruota posteriore. E si sa, più leggera risulta una ruota, per tanto tutto ciò che gira con essa, più agile e scattante risulta la bici, sia nelle salite che nei rilanci.
Autore e fotografie: Riccardo Tiepolo